Che cos’è la dipendenza da shopping e come uscirne. Comprendere se si è affetti da questa dipendenza può non essere semplice. Tutti noi ci troviamo impegnati negli acquisti quasi giornalmente, tuttavia per alcune persone fare shopping può diventare una vera e propria dipendenza che può arrivare ad essere davvero invalidante.
Le persone affette da questo disturbo si sentono totalmente dominate dal bisogno di fare acquisti e spendere sia per se stesse che per gli altri. Questo si traduce in una serie di atti compulsivi che occupano gran parte della giornata e che causano un forte stress emotivo e fisico. La vita di queste persone sembra essere orientata e scandita solo dallo shopping, tant’è che sono costantemente impegnate a visitare i negozi o fare ricerche online su piattaforme di vendita, mentre si destreggiano tra i conti delle carte di credito e cercano di nascondere gli acquisti ai familiari.
L’ingresso di questo disturbo psicologico nei manuali diagnostici non è ancora avvenuto, nella clinica la ricerca è ancora piuttosto recente ed è attualmente osservato come una dipendenza comportamentale. Lo shopping compulsivo si può manifestare come episodico o cronico. In genere il disturbo viene definito cronico quando è associato a difficoltà finanziare e indebitamenti.
Le persone affette da questa dipendenza hanno una ridotta qualità della vita; l’incapacità di controllare gli impulsi, i problemi familiari e finanziari possono determinare una grandissima sofferenza psicologica.
Gli indicatori per sapere se tu o una persona che conosci soffrite di questo disturbo
- Passi molto tempo sui siti di shopping online o nei negozi
- Compri oggetti o cose che non usi e che non ti servono
- Ti è capitato di non sapere dove mettere le cose che hai comprato per mancanza di spazio
- Hai dovuto nascondere i tuoi acquisti per evitare conflitti familiari
- Cerchi l’attenzione delle persone facendo loro dei regali o compri loro delle cose per premiarli
- Lo shopping è un’attività che ti porta a trascurare amici e parenti
- Fai acquisti al di fuori delle tue possibilità economiche
- Hai richiesto prestiti per comprare ciò che volevi
- Hai fatto dei tentativi di ridurre le spese che poi si sono rivelati infruttuosi
- Perdi il controllo sugli acquisti e successivamente provi senso di colpa, tristezza e rabbia
- Usi lo shopping per regolare il tuo umore
- Provi frustrazione se non compri niente
Ma perché si diviene dipendenti dallo shopping?
Correlato allo sviluppo di questa patologia ci sono moltissimi elementi. Tra i fattori di rischio che innescano il problema vi è sicuramente la storia familiare e lo sviluppo infantile. In alcuni studi è stato dimostrato come i bambini che dovevano guadagnarsi l’attenzione o l’amore di un genitore non disponibile emotivamente (perché rifiutante, assente o maltrattante) hanno dovuto sviluppare la capacità di spostare la propria sfera emotiva su quella materiale. Un esempio semplice può essere: “se faccio delle cose per i miei genitori e prendo dei buoni voti a scuola allora loro mi vogliono bene, se non faccio tutto questo loro non mi possono amare. L’amore di un genitore verso un figlio dovrebbe essere legato a ciò che “è” e non a ciò che “fa”, ma questo un bambino non lo può sapere e impara a contrattare oggetti e comportamenti per ottenere la vicinanza dell’altro. Anche nelle famiglie in cui il denaro e i beni sono considerati un valore fondamentale possono trasmettere lo stesso messaggio alla prole. Talvolta può succedere anche che genitori assenti per motivi lavorativi o per via di separazioni coniugali tentino di colmare la sofferenza della lontananza nei figli attraverso l’acquisto di numerosi regali.
I motivi per cui è difficile smettere
Lo shopping ha un effetto concreto sul cervello. Molte ricerche mostrano che la dopamina (uno dei neurotrasmettitori implicati nelle sensazioni di piacere) aumenta esponenzialmente nel cervello della persona che sta per effettuare un acquisto. Nei dipendenti la sensazione di piacere ottenuta diminuisce in modo estremamente rapido rispetto alle persone che non condividono lo stesso problema, tanto che sono costrette ad effettuare subito dopo un nuovo acquisto. Come in tutte le dipendenze l’aumento di dopamina attiva il sistema di ricompensa e motivazione, in questo caso lo shopping è un metodo disadattivo che viene impiegato per regolare le emozioni e le sensazioni negative.
Come uscirne
Il primo passo da fare è riconoscere e accettare di avere una dipendenza. Ad oggi esistono numerosissime terapie che possono aiutare la persona a liberarsi da questo problema. L’obbiettivo è quello di fornire al paziente tutti gli strumenti necessari per controllare i propri impulsi. inizialmente può essere eseguita un’analisi delle modalità con le quali viene agito l’acquisto e successivamente può essere stilato un piano per le spese. Attraverso questo metodo vengono insegnate strategie per fronteggiare lo stress e i sentimenti negativi che inducono lo shopping.
I trattamenti che hanno avuto maggiore successo nella clinica sono quelli che utilizzano approcci integrati derivanti dalla Cognitive Behavior Therapy (CBT). Questa terapia consente ai pazienti di lavorare su se stessi e comprendere meglio come la dipendenza dallo shopping abbia influenzato la propria vita. Insieme al terapeuta possono avere modo di vedere come le emozioni, i pensieri e i comportamenti contribuiscono all’impulso di fare acquisti.
Anche la Dialectical Behavior Therapy (DBT) nelle attività di gruppo può aiutare i pazienti a gestire gli impulsi compulsivi attraverso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza e la capacità di regolare le emozioni.
In alcuni casi può risultare utile effettuare una terapia familiare, affinché tutti possano essere a conoscenza del problema e fornire il giusto sostengo al proprio caro, evitando le conflittualità e le negazioni.
Alla psicoterapia può essere associata una terapia farmacologica utile nella gestione degli aspetti compulsivi e depressivi.
Alcuni elementi essenziali
Il dipendente dallo shopping:
- Impiega la maggior parte delle sue giornate in attività che coinvolgono lo shopping
- Compra oggetti che non usa e che spesso deve nascondere
- Non riesce a ridurre le spese e non ha controllo sugli acquisti
- Ha una storia familiare complessa nella quale si sente o si è sentito non amato
- Tende a trascurare i familiari e le relazioni amicali
- Usa lo shopping per regolare il suo umore
- Il suo sistema dopaminergico della ricompensa è alterato
- Prova frustrazione se non compra niente
- Si trova spesso ad accumulare debiti
Conclusione
Dunque la dipendenza da shopping è una dipendenza comportamentale che è connotata da aspetti compulsivi. Nonostante si manifesti con delle sintomatologie specifiche, può succedere che venga confusa con altri disturbi proprio a causa della presenza dell’ansia e dell’alterazione del tono dell’umore.
Ad oggi esistono numerosissimi interventi che possono aiutare le persone che ne sono affette a risolvere la dipendenza in modo definitivo. L’importante è riconoscere il problema ed iniziare subito a lavorare su di esso per poter tornare a vivere la propria vita in piena libertà!
Bibliografia
- Black DW (1996) Compulsive buying: a review. Journal of Clinical Psychiatry 57 (suppl 8): 50–4.
- Kuzma J, Black DW (2006) Compulsive shopping: when spending begins to consume the consumer. Journal of Family Practice 5 (7).
- Schlosser S, Black DW, Repertinger S, et al (1994) Compulsive buying: demography, phenomenology, and comorbidity in 46 subjects. General Hospital Psychiatry 16: 205–12.